Saggi '09
Giovedì 11 giugno
Ore 20.30 “Essere fantastico”
I giovani talenti della compagnia si cimentano in vari brani del grande teatro di tutti i tempi, attraverso una storia comune a tutti i giovani attori: una compagnia di allievi-attori ragiona sulla vita e sulle dinamiche del pensiero attraverso il linguaggio del teatro. Lo spettacolo alterna momenti di intenso pensiero a situazioni divertenti e brillanti.
Ore 21.30 “Il teatro nello spettacolo”
Una carrellata sul mondo pirandelliano: i personaggi, le storie, gli amori i contrasti dalle pagine del grande autore siciliano, vengono trasposte e vissute in prima persona da un gruppo di spettatori-attori che di volta in volta raccontano fatti e storie che diventano realtà teatrale. Lo spettacolo nasce dalla vita vissuta ed in questo caso più che mai lo si può vedere, gli stessi spettatori della finzione scenica, vivono le vicende che verranno poi da loro stessi interpretate sul palcoscenico, una sorta di "Questa sera si recita a soggetto" ad ampio respiro sulle opere pirandelliane di maggior rilievo. Dal dramma al gioco delle parti, dal personaggio comico a quello tenebroso, il teatro, dalle poltrone della platea, si sposta in un carosello di immagini e storie, sul grande palco della nostra vita!
Venerdì 12 Giugno
Ore 20.30 “Il dovere del medico”
Il tema della dignità della vita è trattato con forza e una decisa presa di posizione, attraverso la storia di un uomo che aveva tentato il suicidio per autopunirsi di un tradimento, sfociato in tragedia. L'uomo è visto come essere libero di decidere ciò che ritiene il bene necessario per una esistenza degna di questo nome, la possibilità quindi di vivere secondo parametri accettabili e non lasciarsi vivere ed esistere senza volontà. Il tema scottante, che Pirandello ci propone, è quello della possibilità di decidere della propria vita davanti ad avvenimenti stravolgenti, ossia che stravolgono l'esistenza stessa, portando alla variazione delle regole, a decisioni diverse, a una visione dell'esistenza che necessariamente deve variare. "Se la mia vita non è più degna di essere vissuta e coscientemente lo riconosco, nessuno, nessuno potrà mai obbligarmi a viverla!", questo il messaggio chiaro e inequivocabile del grande autore.
Seguirà saggio di canto a cura di Roberto Bertulli con gli allievi della scuola.
Sabato 13 Giugno
Ore 20.30 “La vita con il fiore in bocca”
Una serata dedicata a Pirandello, alle sue opere, al suo modo di vedere l'uomo e la vita, la morte e il pensiero di ognuno. Si approfondisce la conoscenza del pensiero umano nell'elaborazione- rilettura, de "L'uomo dal fiore in bocca", testo tanto caro a Pirandello quanto al suo pubblico, per quella visione dolce e amara al tempo stesso della vita, vista con gli occhi di un uomo che sa di dover morire per una malattia rara. Un vero e proprio inno, straziante e passionale ad una vita che finisce, lasciando dolci ricordi di frutti maturi e amarezze di persone che assistono inermi alla fine dei giorni assegnati. Le riflessioni di un uomo giunto alla fine della sua vita vengono riviste, nello spettacolo, ampliando il respiro, aprendosi all'intera umanità, che deve comunque fare i conti con il passare del tempo: l'uomo dal fiore in bocca torna, in questa versione, sul luogo dipinto da Pirandello nel suo atto unico, ed incontrerà non più un solo avventore, ma un gruppo di persone che rappresentano l'umanità. Tutti abbiamo il fiore in bocca, tutti siamo davanti allo stesso grande argomento, tutti in una vita che deve finire, ognuno a suo modo affronta le giornate, ma tutti allo stesso modo consapevoli di avere quel fiore in bocca, che ci ricorda quanto effimera sia la vita!