2024

Maschere vive

Regia di Maurizio Messana.

Teatro San Barnaba (via Castello di Mirafiori, 40), Torino

Ingresso 7,00€.

Venerdì 21 giugno

Ore 20.00 "Maschere vive"

Saggio spettacolo a cura degli allievi del primo anno accademico.

Una carrellata di brani, dalla tragedia greca al teatro contemporaneo, da Sofocle a Pirandello, da Aristofane a Dario Fo. In scena gli allievi del primo anno accademico si cimentano nei più famosi spettacoli, sia drammatici che comici, del miglior teatro internazionale.

Regia: Maurizio Messana.


Sabato 22 giugno

Ore 19.00 "La sostanza dei sogni"

Saggio spettacolo a cura degli allievi del secondo anno accademico.

Le migliori opere di Shakespeare vengono evocate da due attori che devono decidere uno spettacolo da proporre al pubblico. Le loro idee prendono forma e sul palco si materializzano i personaggi delle più grandi opere del grande autore inglese.

Regia: Maurizio Messana.

Ore 20.30 "Amor sacro profano"

Saggio spettacolo a cura degli allievi del terzo anno accademico.

Quattro pieces teatrali: "Lo zoo di vetro"  e "Un tram che si chiama desiderio" di Tennessee Williams, "Le serve" di Genet, "La mandragola" di Machiavelli. Esempi teatrali accomunati tra loro dall'amore tradito, dalla  passione e dalla beffa.

Regia: Maurizio Messana.


Domenica 23 giugno

Ore 16.00 "Una recita all'improvvisa"

Saggio spettacolo a cura degli allievi attori del Centro Sperimentale Sofocle.

Una tra le opere più note del grande autore siciliano Luigi Pirandello, che vede al centro della scena un dramma familiare svilupparsi tra vita reale degli interpreti e realtà scenica dei personaggi. Il palcoscenico, con tutte le sue regole, oscurità, luci e contrasti, sconfina in platea, coinvolgendo il pubblico, che diventa spettatore e partecipe della vita dentro e fuori dal palco.

Regia: Maurizio Messana.

Ore 17.30 "Avvocati truffaldini e arrischiate ar(r)inghe"

Saggio spettacolo a cura degli allievi attori del Centro Sperimentale Eschilo.

Tratto dalle grandi e ineguagliate commedie dei Fratelli Marx. L'iperbole della vita vissuta come un funabolo, in bilico tra verità e fantasia, le "inappellabili scemenze", il gioco al delirio, alla beffa e al capitombolo dell'ironia sulla vita e le sue deformità,  portano certamente  al divertimento e al coinvolgimento involontario dello spettatore che, suo malgrado, si trova in un mondo tanto fantasioso quanto paradossale e realistico al tempo stesso.